Bio

Dire chi sono forse non è importante quanto conoscere cosa sono. Mauro Bertolini, per gli amici “Meu“, non rappresenta un’etichetta di lettere e numeri scelti all’anagrafe per determinare una persona, ma un insieme di descrizioni definite genericamente “cose” che, nello specifico, etichetterei come passioni.
Qui sorge un problema, cos’è la passione?
Dire che cos’è non è facile quanto sapere cosa rappresenta. Per me significa scoprire la bellezza, una cosa intangibile. Una visione soggettiva del mondo, senza limite alcuno, se non quello che ci imponiamo. Sento continuamente la necessità di ricercarla in ogni cosa e attraverso tutti i sensi.
La mia ricerca della bellezza: nel 1984 ho respirato l’aria della vita per la prima volta mentre nel 2005 ho finalmente apprezzato il gusto deciso del gorgonzola, nel 2002 ho toccato con mano l’ebrezza della guida dell’auto mentre nel 2017 ho ascoltato la frase “Ti amo” per la prima volta, e nell’odierno oggi sono alla continua ricerca della mia visione del mondo.
Il mio percorso di vita alla scoperta della bellezza è spinto dal vento teso della fotografia e dalle correnti marine dei racconti di viaggio. La speranza futura è di poter evolvere ulteriormente verso lidi indefiniti, senza fine alcuna, se non quella della vita.